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Agropoli, Abate diserterà il prossimo consiglio comunale

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Nessuna informazione sull'odg, è polemica

Ancora polemiche ad Agropoli sul funzionamento del consiglio comunale, sulla trasparenza dell'ente e sulla gestione degli atti. Nei giorni scorsi era stato Giovanni Basile, presidente dell'associazione Camelot, a sollevare la problematica, ora ad alzare la voce è il consigliere comunale d'opposizione Agostino Abate, che già in passato aveva messo sotto la lente d'ingrandimento la questione, tutt'ora, a suo avviso, irrisolta. 

Con una lettera al Presidente del Consiglio Comunale ed al Segretario Generale del comune Abate annuncia che per la prima volta dovrà rinunciare a partecipare ad un consiglio comunale, non avendo ricevuto la documentazione necessaria per essere informato sulle discussioni all'ordine del giorno.

“Ancora oggi  continua il suo modo illegittimo ed irrituale di gestione del Suo Ufficio tanto da comportare continue violazioni alla consistenza obiettiva dello ius ad officium del sottoscritto consigliere comunale” , dice Abate nella lettera indirizzata al presidente del consiglio Luca Errico. “le proposte di deliberazioni consiliari per la seduta del 22 maggio non mi sono state trasmesse . A parte questa continuata modalità tardiva di trasmissione degli atti (su cui Lei , come tante altre volte, si continuerà ad arrampicare sugli specchi) , Le faccio rilevare che sono iscritte all’ordine del Giorno del 22/05/2014 ben cinque proposte tutte impegnative e che solo per l’esame dei Regolamenti TARI e TASI sarebbero richiesti ben altri tempi di valutazione e soprattutto altri modi di coinvolgimento del consigliere comunale che comunque deve essere da Lei informato e coordinato in un processo di conoscenza indispensabile per la formazione delle scelte che interessano l’intera comunità di Agropoli. Evidentemente la scuola di pensiero della maggioranza , cui Lei fedelmente appartiene, individua il consigliere comunale di opposizione come colui che per conoscere deve rincorrere nelle varie stanze del Comando i vari pezzi di ogni singolo provvedimento . Mi sembra che con questa ultima Sua “distrazione” Lei abbia ormai abdicato a favore dell’ Esecutivo ignorando ogni utile raccordo con il Consiglio Comunale . A tre giorni di distanza dalla seduta di Consiglio Comunale - aggiunge Abate - non è più possibile nemmeno la corsa ipotizzata dalla richiamata scuola di pensiero. Il ricorso alla Giustizia Amministrativa conforterebbe certamente la mia tesi sulla illegittimità della seduta e sulla ingiustificata compressione del mio ius ad officium , ma il risultato arriverebbe in netto ritardo e sarebbe inutilmente costoso. Mi dichiaro perciò costretto a disertare (per la prima volta) la seduta di Consiglio Comunale in quanto l’esiguo tempo rimasto per l’acquisizione dei vari documenti necessari per l’esame delle cinque proposte deliberazioni ha già raggiunto il risultato positivo cui , evidentemente , mira questa maggioranza politico-amministrativa e cioè quello di impedire il dibattito effettivo e l’estrinsecazione degli strumenti del dissenso all’interno dell’organo consiliare (mozioni, interpellanze, proposte di emendamento, di sospensione et similia)".

"Di tanto - il consigliere di minoranza - continuerò ad informare la città di Agropoli con l’ausilio di tutti gli organi di stampa che vorranno contribuire alla conoscenza dei Fatti . Ritengo , peraltro, necessario un pubblico confronto su questi Fatti in una prossima seduta di Consiglio Comunale così come già Le chiesi nel lontano 26 agosto 2013. Richiesta che ancora oggi , a parte una Sua pilatesca risposta , è rimasta priva di un Suo concreto Fare . Il Segretario Generale , che legge per conoscenza , valuterà la necessità o meno di lettura di questa comunicazione all’inizio della seduta di Consiglio Comunale del 22 maggio".

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